L’estate si avvicina e sono in tanti che stanno provvedendo a pulire le proprie piscine private per rinfrescarsi durante le giornate che sono sempre più calde e afose.

Non bisogna pensare che una piscina sia facile da gestire, in quanto richiede costante manutenzione. Soprattutto, è fondamentale disinfettare la piscina, per far sì che l’acqua sia pura e sicura dal punto di vista chimico-fisico.

Procedere a ciò permetterà in primo luogo di prendersi cura di chi la utilizza e di evitare problemi di salute o infezioni alla pelle.

É importante sottolineare che la disinfezione della piscina avviene dopo la filtrazione dell’acqua, che consiste nel ripulire l’acqua solo dalle particelle sospese e dai residui.

Dopo questa operazione si passa ad un trattamento chimico, con l’obiettivo di eliminare tutti i batteri e microrganismi che possono essere dannosi per la salute della persona.

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Vediamo ora nel dettaglio come fare per disinfettare in modo sicuro ed efficace la piscina.

Disinfettare l’acqua della piscina tramite il cloro

L’ipoclorito di sodio, chiamato comunemente cloro, è il metodo principale e più diffuso per disinfettare sia piscine private sia grandi piscine pubbliche e quindi frequentate giornalmente da tantissime persone.

Ma come funziona questo elemento chimico?

Entrato in contatto con l’acqua, il cloro rilascia acido ipocloroso (HCIO) e quest’ultimo permette la distruzione di tutti i batteri e microrganismi presenti nella vasca.
Questo prodotto si può versare in vari modi, manualmente lungo le pareti, di sera, sotto forma di pastiglie a lenta solubilità, tramite un dosatore o anche nell’impianto di circolazione del filtro.

Il cloro è un ottimo disinfettate, ma allo stesso tempo può portare a irritazioni delle mucose, attacchi asmatici, oltre a cattivi e sgradevoli odori. Ciò è dovuto dal cloro libero combinato, che si produce automaticamente nel processo di eliminazione chimica dei microrganismi.

É importante quindi dosare molto attentamente la quantità di cloro, senza esagerare con la quantità. Il pH dell’acqua, infatti, deve rientrare tra 7,2 e 7,6. In casi di quantità superiore, si può agire diluendo il cloro grazie ad un potenziamento del reintegro quotidiano di acqua fresca di almeno il 5% del volume complessivo.

Il processo dell’elettrolisi salina

C’è un altro modo per disinfettare le piscine, sfruttando sempre l’azione del cloro.

Si tratta della tecnica dell’elettrolisi salina, ovvero un ciclo chiuso dove la sostanza si forma da sola partendo dal sale disciolto nell’acqua. Dopo ciò, attiva la sua funzione disinfettante e purifica chimicamente l’acqua.

Tale procedimento permette di risparmiare notevole quantità di acqua e di non utilizzare appositi prodotti chimici.

Per concludere, è bene ricordare, che una buona manutenzione della piscina, allungherà la vita della stessa e non creerà problemi di salute a tutti coloro che faranno un tuffo rinfrescante o una piacevole nuotata in tranquillità.

Scegliere prodotti di qualità, ridurrà di moltissimo il rischio di eventuali problematiche legate ad una sbagliata disinfezione della piscina.