Il genere di conifere Araucaria comprende 19 specie appartenenti alla famiglia delle Araucariaceae, originarie di un area che comprende la Nuova Caledonia (con ben 13 specie endemiche), il Norfolk e l’Australia orientale, la Nuova Guinea, l’Argentina, il Cile, il sud del Brasile.
Sempreverdi che amano il clima caldo e tanta luce, nei loro luoghi di origine possono raggiungere l’altezza di 40 metri e un diametro di 15. Ma in dimensioni più contenute anche da noi, in casa purché posizionate in prossimità di finestre luminose, o in giardino, le araucarie saranno in grado di farsi ammirare per la loro particolare forma a cono rovesciato e le foglie ad aghi.

Quali araucarie scegliere per il giardino e il terrazzo o l’interno

  • Araucaria heterophylla, o excelsa, o pino di Norfolk:
    adatta al clima mediterraneo, da adulta resiste al gelo, al vento, alla salsedine. È tra le araucarie adatte ad essere tenute in appartamento.
  • Araucaria Araucana o “puzzle della scimmia” o pino del Cile:
    a crescita molto lenta, è anch’essa tra le specie di araucarie più coltivate in appartamento. Gli esemplari femminili (è una specie dioica, raramente monoica) producono semi commestibili ogni 3 o 4 anni.
  • Araucaria Columnaris:
    un albero per il giardino, anche se esposto a forte vento salmastro.
  • Araucaria Bidwillii:
    imponente pianta ornamentale da esterno, con fogliame spinoso, che produce semi commestibili dopo i 14 anni di età. Ama i climi miti e umidi, anche salmastri, ma resiste al freddo più delle altre araucarie, ha la particolarità di una corteccia scura che si sfalda.

Araucarie non adatte al nostro clima

  • Araucaria Cunninghamii, o pino australiano:
    imponente e inadatto ai nostri climi, predilige come habitat le foreste pluviali che alternano periodi di precipitazioni intense ad altri di siccità.
  • Araucaria Angustifolia o Pino del Paranà:
    produce semi commestibili, purtroppo si tratta di una specie in via di estinzione, malgrado la sua importanza per l’ecosistema.
  • Araucaria HunsteiniiAraucaria LaubenfelsiiAraucaria Luxurians:
    specie praticamente sconosciute alle nostre latitudini.

I punti essenziali per la cura dell’araucaria, in casa o all’aperto

Tipo di suolo

Le Araucariaceae preferiscono terreni sciolti, fertili e ben drenati. Crescono meglio su terreno da leggermente acido a neutro (arricchito con sostanza organica), con un pH 4,5/5,5, anche tendente al salino.

Illuminazione

La posizione ideale per l’araucaria è al sole, ma non in pieno sole nelle ore più calde, con un’esposizione massima alla luce diretta di 6 ore al giorno e un minimo di 3 ore. Meno luce si ripercuote sullo sviluppo e sulla salute dell’araucaria (un supplemento di luce artificiale speciale per le coltivazioni indoor delle piante può aiutare a risolvere il problema, specialmente in inverno); del resto, un pieno sole per più di 6 ore potrebbe causare la bruciatura delle foglie.

Temperatura

La temperatura ottimale per far sviluppare un’araucaria è compresa tra i 15 e i 30 °C, anche se tollera temperature più basse in inverno e fino ai 35 °C in estate.
In caso l’albero si trovi all’esterno, sarà bene proteggerlo con teli in tessuto e/o plastica in caso la temperatura tenda allo 0, o addirittura scenda sotto questo limite. A -10 °C il deperimento della pianta sarà evidente e le foglie, appassite, cadranno.
In estate, con temperature sopra i 30 °C, l’araucaria andrà ombreggiata, e annaffiata mattina e sera senza abbondare, ma in modo da mantenere il terreno umido. Le foglie bruciate vanno eliminate.

Irrigazione

Poiché l’Araucaria può immagazzinare acqua nel suo tronco, non è necessario dare molta acqua. Non annaffiare di nuovo fino a quando i primi tre cm di terreno in superficie non sono asciutti (tranne durante il caldo eccessivo dell’estate). Nella stagione calda si può nebulizzare dell’acqua sulle foglie, al mattino.

Rinvaso

I giovani alberi dovrebbero essere rinvasati ogni primavera, in un nuovo vaso che sia almeno il 20% più largo del vecchio. Gli alberi più vecchi, dopo i cinque anni, possono essere rinvasati ogni due, o massimo tre anni, in vaso e terra nuovi. Qualora le dimensioni non consentano più il rinvaso, si può almeno sostituire il terreno superficiale con del terriccio nuovo, più ricco.
Se si decide di spostare un araucaria dall’interno al giardino, meglio procedere per gradi. Si sposterà il vaso all’esterno per qualche ora al giorno (le più favorevoli) aumentando gradualmente i tempi, prima di passare al trapianto vero e proprio.

Concimazione

Non è necessario concimare eccessivamente. In estate si può dare un po’ di nutrimento extra alle piante, con un fertilizzante per acidofile, diluito in acqua a metà del dosaggio medio consigliato, non più di due volte al mese (in inverno anche ogni 30/40 giorni).

Potatura

È consigliabile potare l’Araucaria piantata in giardino ogni due mesi nella stagione di accrescimento, per mantenere la giusta forma. In appartamento, probabilmente, non avrà bisogno di potatura.

Cosa osservare per determinare se l’araucaria è sana e si sta sviluppando nel modo giusto

  • Il tronco è forte ed eretto, i rami sono distribuiti uniformemente.
  • Le foglie sono di colore brillante, lucide, prive di macchie.
  • La crescita è regolare, per i nuovi rami e le foglie.
  • La corteccia è liscia e priva di crepe, protuberanze o altre anomalie, tranne le specie che per loro natura hanno corteccia a squame.
  • Gli alberi sono ancorati al terreno, con un apparato radicale profondo ed esteso.
  • Le Araucarie non sono facilmente soggette a malattie o infestazioni, se non dalle cocciniglie. Attenzione alla lanugine sulle sulle foglie.

Se si notano anomalie rispetto alla lista, l’araucaria potrebbe aver bisogno di cure aggiuntive e dell’intervento di un vivaista esperto.