Per decorare balconi e terrazze, il geranio parigino (nome scientifico: Pelargonium peltatum) si presta benissimo. Questa pianta, con la sua fioritura vivace e coloratissima, è perfetta per creare le classiche decorazioni a cascata.

I gerani parigini si adattano molto bene al nostro clima e hanno il vantaggio di essere molto semplici da coltivare. Non richiedono particolari attenzioni e mantengono a lungo le loro fioriture.

Vediamo assieme quali sono le loro caratteristiche principali, i loro punti deboli e il modo giusto di coltivarli sul proprio balcone.

Le caratteristiche principali dei gerani parigini

I gerani parigini sono originari del Sudafrica e grazie alla loro rigogliosa fioritura, sono usati abitualmente per creare macchie di colore sui balconi, sia in campagna sia in città.

Questi gerani sono tra le piante da esterno più adoperate perché sono belli da vedere e resistono bene a temperature al di sotto dello zero senza grandi problemi.

Le fioriture del geranio parigino hanno tonalità che variano dal bianco al lilla e dal rosa fino al rosso più intenso con fiori singoli a cinque petali oppure doppi.

Per creare effetti di colore particolari, si possono alternare piante di colorazioni differenti in modo tale da ottenere cascate variopinte.

Come coltivare i gerani parigini

I gerani parigini non sono piante annuali e possono vivere a lungo, se trovano un terreno a loro adatto. Per moltiplicare le piante basta staccare dei rametti da quella che si ha fra marzo e aprile per poi interrarli subito dopo in nuovi vasi. A poco a poco inizieranno a spuntare le nuove radici e si otterranno nuove piantine che con il passare dei mesi inizieranno a fiorire.

Come accennato prima, i gerani parigini non necessitano di particolari attenzioni per crescere e prosperare. Non amano particolarmente il vento perché quando inizia a spirare con particolare intensità, i rametti più sottili e le foglie potrebbero spezzarsi.

Per ottenere fioriture appariscenti, è meglio posizionare le piante in vasi contenenti un mix formato da torba, sabbia di fiume e terra del bosco.

Per incentivare le fioriture, invece, è importante provvedere a eliminare periodicamente foglie e fiori secchi. In questo modo le piante di gerani parigini acquisteranno forza e offriranno fioriture continue nei mesi più caldi dell’anno.

A partire dalla primavera inoltrata è opportuno innaffiare il geranio parigino con regolarità almeno una volta al giorno. Quando il caldo si fa più intenso, meglio effettuare un’innaffiatura di primo mattino e una seconda quando oramai il sole è calato, soprattutto se le piante sono esposte in una zona ben soleggiata durante tutto l’arco della giornata. Meglio non mettere i sottovasi per evitare i ristagni d’acqua, ma se proprio non è possibile farne a meno, è buona norma controllare che siano sempre asciutti per non incorrere in problematiche relative alla proliferazione di funghi e batteri.

Malattie del geranio parigino e possibili rimedi

Sebbene il geranio parigino sia una pianta facile da coltivare, un po’ come tutte le specie vegetali è soggetta a malattie e attacchi parassitari. Per migliorare notevolmente la loro salute è indispensabile che siano esposti alla luce, ma è meglio evitare i raggi diretti del sole. Amano infatti le zone ben illuminate ma i raggi diretti potrebbero provocare qualche problema al loro sviluppo e alla fioritura.

Meglio evitare zone esposte al vento. Nel caso in cui le temperature dovessero permanere a lungo sotto lo zero, meglio avvolgere i gerani con i teli di tessuto non tessuto.

Per proteggere le piante dagli attacchi parassitari di cocciniglie e afidi, non c’è altro rimedio se non quello di ricorrere ad appositi prodotti fitosanitari non dannosi per l’ambiente.

Fra le malattie più comuni che possono interessare i gerani parigini c’è la batteriosi. È una problematica che si sviluppa già durante la coltivazione nei vivai e non può essere curata. Sintomi di questa problematica sono l’ingiallimento delle foglie con macchie a forma triangolare e macchie più scure che si formano sullo stelo. L’unica cosa da fare è allontanare la pianta malata dalle altre per evitare che si possa trasmettere anche agli esemplari sani.

La muffa grigia invece è una sorta di peluria grigiastra che a poco a poco comincia a ricoprire prima le foglie e poi i fiori dei gerani. La malattia può fare la sua comparsa con all’inizio della primavera e in poco tempo porta la pianta a marcire. Le cause principali della sua insorgenza sono dovute agli ambienti troppo umidi e a concimazioni azotate. Per evitare la comparsa della muffa grigia, è opportuno rinvasare le piantine adoperando un terriccio meno ricco di azoto ed evitare ristagni d’acqua nei sottovasi.