Se stai cercando un pavimento in legno che duri nel tempo, dal fascino classico e dalla struttura robusta, il pavimento in legno inchiodato è una delle scelte più tradizionali e performanti.
Usato da secoli nelle case storiche, oggi torna prepotentemente in auge grazie alla sua stabilità, al calore estetico e alla capacità di essere restaurato nel tempo.
In questo articolo scopri come si posa, i vantaggi e in quali casi conviene davvero sceglierlo.
Cosa tratteremo
Che cos’è un pavimento in legno inchiodato
Il pavimento in legno inchiodato è quel tipo di posa in cui le tavole o le assi vengono fissate meccanicamente con chiodi o graffe direttamente alla sottostruttura (travi, travetti o sottofondi in legno).
A differenza di altri sistemi (galleggiante, flottante o incollato), il legno “inchiodato” diventa parte integrante della struttura portante.
Questo metodo garantisce una migliore trasmissione del suono, una maggiore connessione tra pavimento e struttura, e una durata che consente restauri e carteggiature nel tempo.
Tipi di legno e spessore consigliato
Quando opti per il pavimento in legno inchiodato, la scelta della specie e dello spessore è fondamentale.
Solitamente si utilizzano essenze stabili come rovere, faggio o noce, con spessori che partono da 20 mm fino a 30 mm e oltre.
Lo spessore permette ai pavimenti di resistere a usura, levigature successive e garantisce un buon isolamento acustico e termico.
Per ambienti umidi (bagni, piano terra) è meglio evitare essenze troppo sensibili all’umidità: il legno inchiodato ama condizioni stabili.
Pavimento in legno inchiodato: La posa passo a passo
Preparazione del sottofondo: Il sottofondo deve essere ben livellato, asciutto e portante. Se hai travetti in legno, controlla che siano in buone condizioni, ben piallati e regolari. In caso di sottofondi cementizi, puoi predisporre listelli o travetti su cui inchiodare le tavole.
Scelta degli elementi di fissaggio: Utilizza chiodi o graffe adeguate: acciaio inox o del tipo “pavimento in legno”, lunghi abbastanza da penetrare nella struttura sottostante senza uscire. Si consiglia un chiodo ogni 30–35 centimetri circa, lungo i bordi e nel centro delle tavole.
Schemi di posa e dilatazioni: Poni le tavole lasciando giunti di dilatazione lungo le pareti (solitamente 8–10 mm). In grandi ambiti o stanze lunghe, puoi inserire dilatazioni intermedie per controllare il movimento naturale del legno.
Imposta schemi a correre (disposizione sfalsata) o a corridoio, garantendo continuità e stabilità estetica.
Inchiodatura: Parti da un angolo della stanza, posizionando la prima tavola ben aderente al muro con l’adeguata fuga. Inchioda lungo la scanalatura laterale inclinando il chiodo. Prosegui con le tavole successive, sempre pressandole tra loro, inchiodando ad ogni tratto.
Controlla spesso la planarità e l’allineamento. In ambienti lunghi può essere utile montare tiranti per mantenere tutto dritto.
Finitura: Una volta completata la posa, la pavimentazione può essere levigata per uniformare le giunzioni. Si procede poi con la verniciatura, l’oliatura o il trattamento protettivo scelto (oli naturali, vernici all’acqua, finiture cerate). Questi trattamenti donano protezione e ne esaltano la bellezza naturale.
Vantaggi
- solidità e stabilità strutturale;
- possibilità di ristrutturazione, levigature e restauri futuri;
- migliore trasmissione dell’acustica rispetto al sistema flottante;
- lunga durata e valore aggiunto alla proprietà;
- aspetto autentico, classico e duraturo nel tempo.
Svantaggi
- posa più laboriosa e costosa;
- richiede sottofondo strutturalmente adeguato;
- sensibile a grandi variazioni di umidità se non ben protetto;
- difficoltà di posa in locali molto piccoli o irregolari.
Pavimento in legno inchiodato: Manutenzione e durata
Un pavimento in legno inchiodato ben eseguito può durare decenni, se non secoli.
La manutenzione richiede:
- pulizia regolare con panno morbido, aspirapolvere a spazzola morbida;
- uso moderato di detergenti neutri diluiti;
- rigenerazioni periodiche (levigature leggere) ogni 10-15 anni;
- controlli all’umidità ambientale: mantenere un tasso tra il 45% e il 60% è l’ideale;
Evita acqua stagnante, tappeti troppo umidi ed esposizione diretta a fonti di calore.
Quando conviene scegliere il legno inchiodato
Il pavimento in legno inchiodato è più adatto in determinate condizioni. Puoi considerarlo se:
- stai ristrutturando una casa antica con travature in legno e vuoi preservare il carattere autentico;
- desideri un pavimento che possa essere levigato, restaurato e reinventato nel corso dei decenni;
- vuoi evitare i rumori di galleggiamento tipici dei pavimenti flottanti o incollati;
- vuoi che il pavimento interpreti funzione strutturale insieme all’estetica, specialmente su travi esistenti;
- hai un sottofondo compatibile e stabile, senza movimenti eccessivi o umidità che danneggiano il legno.
Se invece hai un solaio vibrazionale, un massetto poco importante o vuoi una posa rapida, potresti preferire sistemi alternativi. Ma il legno inchiodato resta la scelta ideale per chi cerca un pavimento vivo, autentico e recuperabile.
Scegliere un pavimento in legno inchiodato significa scegliere un elemento vivente e duraturo, che racconta il passo del tempo con eleganza e praticità. Se lo curi, lo proteggerai e lo manterrai, ti accompagnerà per anni, conservando il fascino antico del legno e rendendo la tua casa davvero speciale.