In questi anni in cui lo smart working è diventato quasi una prassi, la necessità di disporre in casa di un angolo studio si è fatta sentire sempre di più. Ma come ricavare uno spazio riservato e lontano dalle distrazioni? Ecco alcuni suggerimenti per realizzare nella propria casa una postazione appartata per il lavoro o per lo studio.

Caratteristiche essenziali di un angolo studio

Negli ultimi due anni ci abbiamo fatto quasi l’abitudine: il lavoro da casa (e purtroppo anche la scuola da casa) è diventato sempre più diffuso. Ma se durante la pandemia per alcuni è stato una necessità transitoria, per molti si è trasformato in una nuova routine; e con esso si è fatta evidente la necessità di creare in casa uno spazio studio. Ci troviamo forse anche qui in Italia sulle soglie della rivoluzione dello smart working; anche molti di noi che si recano ancora al lavoro forse in un prossimo futuro dovranno adattarsi a questa nuova normalità, almeno per qualche giorno alla settimana.
Non tutti però hanno spazio sufficiente in casa per poter creare una nuova stanza. Bisogna dunque ingegnarsi e sapere ricavare un angolo studio sufficientemente tranquillo da qualche parte. Come? Sfruttando nicchie, pareti vuote o persino sottoscala. Anche se può sembrare complicato, non si tratta un’impresa impossibile e non occorre certo stravolgere la casa. Sta tutto nel sapere come creare ambienti funzionali, comodi ma allo stesso tempo lontani dalle distrazioni. Mensole ribaltabili e scrivanie trasformabili ci possono dare una mano, in quanto costituiscono soluzioni ideali per piccole metrature.

Dove realizzare un angolo studio

In qualsiasi ambiente domestico non sono pochi gli spazi che è possibile ricavare; magari facendo anche minimi spostamenti. Ogni casa, però, è diversa, per cui qui ci limitiamo a dare qualche spunto; starà poi ai lettori saper guardare con occhi nuovi il proprio spazio di sempre per individuare l’angolo che meglio si presta all’organizzazione di una postazione di lavoro. Andiamo con ordine. La cucina è lo spazio condiviso per eccellenza, ma utilizzare il tavolo di questa stanza per lavorare non è l’ideale; infatti almeno due volte al giorno è necessario sbaraccare tutto per apparecchiare e mangiare.
L’angolo studio deve essere assolutamente stabile e offrire in ogni momento tutto ciò di cui si ha bisogno. Non deve per forza essere grande, anzi se ben ordinato un piano di lavoro con relative mensole può essere inserito anche in spazi ristretti. Infatti, spesso si crea da pareti inutilizzate tra i mobili o da nicchie che possono essere allestite; l’importante è avere una presa della corrente vicina e luce naturale sufficiente. Si può utilizzare anche la tecnica a scomparsa, facendo apparire una postazione pc, ad esempio accanto alla credenza.

L’angolo studio in soggiorno o in camera da letto

Si può fare lo stesso anche in soggiorno, creando un piano a ribalta che si apre e si chiude dalla parete libreria o dal mobile tv. Meglio però evitare la vicinanza alle distrazioni, come gli schermi; anche se alle volte potrebbe non esserci un’altra alternativa per questioni di spazio o a causa di problemi di campo del Wi-Fi.
La camera da letto è forse il luogo più indicato per realizzare un angolo studio con scrivania, computer e ripiani; questo perché costituisce un ambiente della casa che di solito è più tranquillo e riservato. Ci sono comunque anche altri spazi che è possibile recuperare e sfruttare costruendo mobili su misura multifunzionali; tra questi sottoscala, atri o corridoi sufficientemente spaziosi, quindi largo all’inventiva e ai cambiamenti. Ricavare anche solo uno o due metri di spazio ben gestito potrebbe migliorare notevolmente la qualità delle ore impiegate nello smart working e nello studio a casa.