L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici residenziali negli Stati membri, tra cui l’Italia, per ridurre il consumo di energia dell’UE dell’11,7% entro il 2030. Le abitazioni, infatti, sono responsabili del 40% del consumo energetico europeo e producono il 36% delle emissioni di gas ad effetto serra del continente.

Tra gli strumenti introdotti per favorire la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici ci sono le classi energetiche della casa, un sistema che suddivide gli immobili in base al loro livello di efficienza energetica e all’utilizzo di tecnologie sostenibili. La Direttiva UE prevede che tutte le abitazioni residenziali rientrino nella classe E entro il 2030 e nella classe D entro il 2033, ma secondo le stime oltre la metà degli immobili in Italia appartiene alle classi F e G, ossia le più energivore.

I parametri che determinano le classi energetiche degli immobili

Oggi esistono dei criteri specifici per determinare la classe energetica di un immobile, una classificazione che va dalla G (la classe meno virtuosa) fino alla A (la migliore). A sua volta, la classe A si suddivide in quattro sottoclassi: A1, A2, A3 e A4 (la più efficiente in assoluto). In pratica, la classe energetica indica quanta energia serve per soddisfare il fabbisogno energetico di un’abitazione, quindi più è efficiente più sarà in grado di garantire un comfort ottimale con un basso consumo energetico.

La classe energetica viene definita da un tecnico abilitato attraverso il rilascio dell’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica. All’interno di questo documento viene riportato il risultato delle rilevazioni, fornendo inoltre alcuni suggerimenti per migliorare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi di energia. Tra i parametri presi in considerazione per stabilire la classe energetica ci sono:

  • presenza di un sistema di riscaldamento ad alta efficienza;
  • utilizzo di impianti alimentati con energie rinnovabili;
  • installazione di un cappotto termico;
  • serramenti ad alte performance di isolamento termico;
  • tecnologie per l’ottimizzazione dei consumi energetici.

Ad esempio, un’abitazione in classe A è un immobile molto efficiente con un fabbisogno energetico minimo, dotato di un ottimo isolamento termico, elettrodomestici efficienti e impianti a basso consumo. Una casa in classe F, invece, ha un sistema di riscaldamento obsoleto, infissi vecchi e poco performanti e uno scarso isolamento termico di pareti e tetto che richiede molta energia per la climatizzazione degli ambienti.

Come aumentare l’efficienza energetica di un immobile

Per aumentare l’efficienza energetica di un’abitazione, con l’obiettivo di ridurre i consumi e di conseguenza migliorare anche la classe energetica di appartenenza, esistono degli accorgimenti che bisogna adottare. Ovviamente ogni immobile richiede una valutazione specifica della situazione iniziale, affinché sia possibile stabilire i lavori da realizzare per diminuire il consumo di energia.

Tuttavia, si possono distinguere alcuni interventi fondamentali che permettono di ottimizzare l’efficienza energetica di un edificio, da quelli più semplici e meno invasivi, come un impianto di illuminazione domotico, fino a quelli più complessi e costosi come il cappotto termico.

Impianto di illuminazione domotico

Una soluzione accessibile a chiunque per ottimizzare i consumi di energia in casa è un sistema di illuminazione domotico. Consiste nell’installazione di luci controllabili da remoto, in questo modo è possibile gestire l’accensione dei punti luce e regolare l’intensità luminosa a distanza tramite uno smartphone o i comandi vocali o in modo automatico. Questa tecnologia aiuta a ridurre gli sprechi energetici, in quanto le luci sono accese soltanto quando necessario e vengono regolate per garantire un’illuminazione ottimale con un consumo energetico contenuto.

Preferire elettrodomestici a basso consumo

Gli elettrodomestici rappresentano la principale fonte di consumo di energia elettrica in casa, quindi per diminuire il fabbisogno energetico è fondamentale acquistare elettrodomestici ad alta efficienza. Si tratta di apparecchi dotati di tecnologie di ultima generazione per il risparmio energetico e certificati con le migliori classi di efficienza energetica (classe A), in grado di utilizzare una quantità minima di elettricità per funzionare. Questa scelta è fondamentale soprattutto per gli elettrodomestici più energivori, come il frigorifero, la lavatrice, la lavastoviglie e il forno elettrico.

Installare infissi ad alte performance termoacustiche

I serramenti sono un altro elemento fondamentale per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione, poiché infissi di buona qualità riducono le dispersioni di calore e consentono di usare meno energia per la climatizzazione estiva e invernale della casa. In particolare, è opportuno sostituire le vecchie finestre con modelli ad alto isolamento termoacustico, ossia in grado di mantenere il calore e il fresco all’interno degli ambienti domestici e migliorare anche il comfort indoor riducendo il rumore esterno.

Sostituire l’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione

Le caldaie a gas di vecchia generazione, ancora oggi presenti in molti edifici, specialmente in quelli costruiti prima degli anni ’90 o non sottoposti da molti anni a ristrutturazione, sono impianti obsoleti ed energivori che producono molte emissioni di gas ad effetto serra e non garantiscono un benessere termico ottimale. Per ridurre il consumo di energia in casa è necessario installare un sistema più efficiente, ad esempio una caldaia a condensazione che recupera calore dai fumi di scarto diminuendo l’impatto ambientale e i consumi energetici.

Usare una pompa di calore per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria

Una delle green technology migliori per l’efficientamento energetico dell’abitazione è la pompa di calore, un impianto che sfrutta il calore presente in una fonte naturale esterna come l’aria, l’acqua o il suolo. A seconda del tipo di pompa di calore questo sistema può assolvere varie funzioni, infatti si può utilizzare per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria in modo sostenibile gli ambienti domestici. La pompa di calore funziona con l’energia elettrica, quindi può essere alimentata con elettricità pulita prodotta con fonti rinnovabili per una soluzione 100% green.

Dotare la casa di un impianto fotovoltaico e un sistema solare termico

Per soddisfare il fabbisogno energetico domestico è possibile usare energia rinnovabile prelevata dalla rete pubblica, oppure produrre da soli l’energia di cui si ha bisogno. Per farlo basta installare un impianto fotovoltaico, montando i pannelli fotovoltaici sul tetto dell’abitazione per coprire una parte dei consumi con l’elettricità autoprodotta. Inoltre, aggiungendo anche il solare termico è possibile produrre anche acqua calda sanitaria in maniera ecologica, usufruendo di un impianto integrabile anche con la caldaia a condensazione o la pompa di calore.

Installare un cappotto termico interno o esterno

Il cappotto termico migliora il comfort abitativo e riduce le dispersioni di calore, diminuendo il consumo di energia per il riscaldamento e il raffrescamento. Inoltre, elimina i ponti termici, fa risparmiare sulle bollette e abbassa la carbon footprint dell’immobile. Questo intervento è particolarmente invasivo ma può essere effettuato sia all’interno che all’esterno dell’abitazione, scegliendo tra un’ampia gamma di materiali e soluzioni per la coibentazione delle pareti della casa.

Perché riqualificare energeticamente la propria abitazione?

Migliorare l’efficienza energetica della propria casa, riducendone il consumo di energia senza compromettere il benessere domestico, assicura diversi vantaggi. Innanzitutto è possibile mettersi in regola con le direttive europee, evitando qualsiasi preoccupazione qualora dovessero essere introdotte delle penalizzazioni per le case più energivore e meno efficienti. In secondo luogo, passando a una classe energetica superiore è possibile aumentare il valore di mercato dell’immobile, rendendo l’abitazione più facile da vendere e meno soggetta alla svalutazione commerciale.

Inoltre, è possibile risparmiare sulle bollette di luce e gas, utilizzando impianti ed elettrodomestici più efficienti e riducendo le dispersioni di calore in casa. Un altro vantaggio è il minore impatto ambientale, fornendo un contributo concreto alla mitigazione dell’effetto serra e del cambiamento climatico, ma anche migliorando la qualità dell’aria nei centri urbani. Una casa ad alta efficienza è anche un ambiente più tecnologico, una smart home che offre un comfort maggiore semplificando la vita quotidiana e garantendo più sicurezza, comodità e serenità.