Le cucine moderne offrono tanti spunti di personalizzazione sia dal punto di vista della funzionalità sia dell’estetica. Tra i dubbi più amletici in fase di acquisto c’è quello relativo alla cucina con maniglia o gola. Scopriamo le principali caratteristiche dell’innovativa cucina con gola e le principali differenze.

I sistemi di apertura della cucina

Negli ultimi anni ci sono state delle importanti innovazioni nella configurazione di una cucina per ambienti residenziali; con tante tipologie di finiture a disposizione del cliente. In particolare, il sistema di apertura e chiusura di ogni anta può essere previsto con l’utilizzo della maniglia o con la presenza di una gola. La maniglia integrata è certamente una soluzione più tradizionale che tuttavia è differente dalla maniglia applicata.

Rispetto al passato, la maniglia integrata risulta meno visibile e può essere proposta su diverse tipologie di ante; tra cui quella in legno, in laccato oppure in materiale polimerico. I vantaggi sono essenzialmente legati all’assenza di una vera e propria maniglia che sporge al di fuori dell’anta. Inoltre, non c’è l’esigenza di dover abbinare per forza di cose la maniglia con gli altri componenti della cucina; come ad esempio lo zoccolo, perché poco visibile. Lo svantaggio risiede soprattutto nel dover aprire il mobile toccando direttamente l’anta.
Se invece si opta per la maniglia applicata, c’è la possibilità di poterla proporre in diversi effetti cromatici; tra questi il satinato, il nero, l’effetto anticato, l’inserto in ceramica e tanti altri.

L’apertura avviene senza dover toccare l’anta evitando di rischiare di sporcarla; mentre lo svantaggio è che sporge dal mobile e potrebbe anche essere un rischio per l’incolumità dei bambini.

La scelta della gola

Per chi vuole scegliere una cucina più moderna e lineare, l’opzione migliore è quella della gola.
Dal punto di vista estetico la gola si può presentare in due diverse tipologie; piatta oppure incavata. Viene presa in considerazione soprattutto quando si vogliono avere minori vincoli in fase di progettazione e di configurazione della cucina; ma anche per ottenere un effetto lineare e di continuità. Anche in questo caso però bisogna valutare dei vincoli oggettivi, molto spesso trascurati da chi non ha esperienza in tal senso.

In particolare, potrebbe capitare che nella configurazione della cucina la colonna sia il primo elemento affiancato; qui risulterebbe indispensabile dover prevedere un sistema di apertura che si sviluppi in verticale sul lato. In tal caso c’è un riscontro dal punto di vista estetico, perché la gola richiede uno spazio di ben 5 cm. Mentre in una configurazione che vede affiancate due colonne, come ad esempio quella del forno e del frigorifero, lo spazio che si occuperà sarà minore; precisamente 3 cm.
Anche per la soluzione con gola c’è il problema di un contatto diretto della mani sull’anta; con relativo rischio di sporcare la cucina ogni qual volta si apre e chiude. Tenendo in considerazione questo aspetto, il consiglio è quello di applicare sull’anta, in aggiunta alla gola, un profilo di metallo, per evitare il contatto diretto.

Altra considerazione che potrebbe tornare molto utile riguarda la tipologia di gola. Scegliendo quella scavata si riuscirebbe ad aprire l’anta con maggiore facilità; perché c’è uno spazio più generoso nel quale inserire le dita delle mani. La gola piatta, invece, offre un impatto estetico più accattivante e per certi versi più moderno e lineare.
Infine, c’è da sfatare il falso mito secondo il quale la gola sia uno spazio nel quale si forma tanta polvere; in realtà, la pulizia quotidiana richiede molto meno impegno rispetto alle tradizionali maniglie. Infatti, è sufficiente usare un panno da inserire nella gola e il gioco è fatto.