Il legno è sempre di più utilizzato sia nelle nuove costruzioni sia nelle ristrutturazioni: l’effetto caldo ed accogliente è assicurato da questo materiale che è un classico intramontabile dell’home design.

Il legno, però, nasconde delle insidie al suo interno. Può essere, infatti, attaccato da termiti e tarli, creando danni strutturali e non solo alla vostra casa.

Come arginare questa fastidiosa incombenza? Segui le istruzioni che troverai di seguito per liberarti dei tarli definitivamente.

Quanti tipi di tarli del legno ci sono?

In Italia vi sono essenzialmente tre tipologie di tarli che possono aggredire il legno: lictidi, cerambicidi e anobidi. Sia i lictidi che gli anobidi sono di piccole dimensioni, per questo i buchi saranno proporzionati alla loro grandezza. Se invece di tratta di cerambicidi, i millimetri aumentano e il danno sarà più visibile.

Questi insetti hanno delle dimensioni variabili dai 15 ai 20 millimetri. Sono in grado di scavare in profondità il legno e spesso la loro presenza si riconduce a rumori che sono simili al gracchiare. A mangiare il legno è la larva del tarlo che si nutre di cellulosa, quindi della sua parte nobile. Il resto invece, viene debitamente scartato.

È possibile riconoscere la presenza dei tarli? Come dei veri e propri falegnami, questi non passano inosservati. Potrete notare il loro passaggio dalla segatura a terra lasciata dopo la loro attività. Se ti è capitato di notarla in casa, allora è arrivato il momento trovare urgentemente una soluzione!

Un altro segnale di pericolo è il famoso buco nel legno. Come abbiamo già detto, i tarli mangiano la cellulosa e per farlo scavano all’interno del legno nello stato larvale. Nel momento in cui cambiano la loro morfologia si trasformano in farfalline e arrivati a quel punto il danno sarà ormai irreparabile.

I buchi che vediamo non sono altro che “fori di sfarfallamento”. Il tarlo adulto, invece, non mangia il legno ma depone sono le uova, dando vita ad un ciclo da eliminare al più presto.

Come disinfestare la casa dai tarli: le manovre vincenti

È arrivato il momento di passare all’azione: come eliminare i tarli.

Si può ricorrere all’applicazione di prodotti adatti proprio per questo problema. Però attenzione: alcuni di questi prodotti chimici possono essere dannosi per l’uomo e non garantiscono il successo dell’operazione. Per questo nel campo della disinfestazione, sono state molte le innovazioni utili a limitare i danni e ad assicurare un risultato positivo. Vediamo nello specifico, come agire con successo.

Prima di passare alla disinfestazione vera e propria, è bene individuare dove si trovano gli insetti. Se questi sono su mobili o altri oggetti che possono essere spostati, potete servirvi di un pallone in PVC da montare in casa direttamente. Inserisci al suo interno i mobili, creando un ambiente vuoto d’aria e poi immetti anidride carbonica: questa non permetterà la sopravvivenza ai tarli.

Questa operazione dovrà essere effettuata per diciotto giorni, utilizzando una temperatura controllata utile a non danneggiare i mobili all’interno. Quando il pallone sarà saturo, larve e tarli saranno morti per mancanza di ossigeno.

Se il tarlo ha intaccato le vostre travi o il parquet e quindi elementi difficili da spostare o rimuovere, potrete servirvi di un emettitore di microonde. Si tratta di un sistema eco-friendly e che non crea alcun tipo di disagio a chi abita la casa e non lascia alcun residuo tossico. In questo modo si elimineranno definitivamente i tarli, agendo sulla temperatura del legno che si alzerà fino a 75° C. Il sistema è sicuro al 100% per il legno, privo di ogni rischio.

Cosa non fare quando ci sono tarli in casa

Le prime avvisaglie del problema possono portare ad adottare rimedi poco efficaci e spesso insoddisfacenti. Ricordate che ogni tentativo darà ai tarli altro tempo per intaccare il vostro prezioso legno. Per cui, calibrate bene gli interventi.

Sarà inutile chiudere i buchi con dell’insetticida oppure siringare a pressione del liquido nel legno, così potreste danneggiare inevitabilmente il mobile o la trave. Non usate liquidi antitarlo sui mobili intaccati o addirittura il petrolio.

Le bombole fumiganti ormai non sono più efficaci e sono dannose anche per l’uomo, così come chiudere i vostri mobili in delle buste contenenti prodotti chimici.

Infine, non servirà neanche segare la parte del mobile infestata dai tarli. Le larve possono essere ovunque ormai.

Non considerate inutile l’intervento dei professionisti. Questi infatti potranno aiutarvi a risolvere l’incombenza nel migliore dei modi, evitando danni materiali, ma anche economici alla vostra casa.

Eliminare i tarli è possibile, basta affidarsi a chi conosce le soluzioni d’avanguardia nel campo.