Il pavimento in parquet, seppur danneggiato e scolorito dal trascorrere del tempo, può essere rinnovato con lavorazioni e trattamenti molto efficaci come la lamatura e la levigatura. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le principali differenze.

La manutenzione del parquet con la lamatura e la levigatura

Tra le pavimentazioni più eleganti ed amate c’è il parquet. Si tratta di un prodotto che da sempre è sinonimo di bellezza estetica e di capacità di creare quella diffusa sensazione di calore e di benessere in qualsiasi ambiente, a prescindere dallo stile.
Le pavimentazioni in legno hanno come punto debole l’esigenza di dover essere sottoposti a costanti manutenzioni. D’altro canto è anche l’unico tipo di rivestimento che può essere rinnovato, ponendo così rimedio a un’eccessiva usura oppure a qualche danneggiamento dovuto a cadute accidentali di oggetti.
Per rinnovare il parquet è possibile utilizzare due tipologie di trattamenti: la levigatura e la lamatura. In entrambi i casi è possibile eliminare anche i graffi e le macchie causate dalle eccessive esposizione ai raggi solari oppure da liquidi completamente assorbiti dal legno. Sono entrambe due soluzioni di manutenzione straordinaria.

Le differenze tra la lamatura e la levigatura

La levigatura e la lamatura sono trattamenti effettuati con metodologie differenti ma hanno il medesimo obiettivo. Rinnovare l’aspetto estetico del pavimento.
La levigatura in particolare è gestita in due fasi. Nella prima si effettua la vera e propria levigatura del pavimento, eliminando tutti i danni presenti sulla parte superficiale. Successivamente si va a realizzare un nuovo strato di finitura. La lamatura invece è essenzialmente un’operazione che permette di rimuovere lo strato superficiale di finitura asportando pochi decimi di millimetro del legno nobile. In linea generale l’operazione di lamatura può essere effettuata su qualsiasi tipologia di parquet. Nonostante ciò, è indispensabile tenere in considerazione lo spessore dello strato di legno nobile per stabilire quante volte sia possibile eseguire tale procedimento.
Ad esempio, se si dispone di un parquet prefinito, chiaramente lo strato di legno nobile è molto inferiore a quello del pavimento in parquet tradizionale. È possibile dire che nel primo caso la lamatura può essere effettuata al massimo quattro volte con i modelli più costosi. Mentre con il legno tradizionale si può arrivare anche a otto interventi. I costi variano tra i 15 e i 20 euro al metro quadrato a seconda della finitura che si vuole ottenere.

Come si realizza la levigatura

Prima di procedere con la levigatura è necessario effettuare delle valutazioni per verificare la stabilità del pavimento e la presenza di vari elementi mobili. In quest’ultimo caso bisognerà procedere con delle riparazioni localizzate magari sostituendo dei listelli ormai eccessivamente usurati e non più utili. Successivamente si procede con la pulizia del pavimento.
Dopo aver pulito in maniera adeguata il pavimento, eliminando polvere e sporco, si può iniziare il procedimento con la prima fase detta di sgrossatura. Questa viene effettuata con un apposito macchinario che dispone di un nastro abrasivo a grana grossa. Si parte dal centro del pavimento per andare verso i lati con l’obiettivo di spianare eventuali irregolarità.
La fase successiva è nota come quella di levigatura. Si procede a una seconda operazione di sgrossatura ma stavolta con un nastro abrasivo a grana media, in modo da ottenere una superficie più liscia e planare.

Stuccatura, carteggiatura e finitura

Il tecnico incaricato andrà quindi a verificare il risultato ottenuto e procedere con la stuccatura. Indispensabile questa per chiudere fughe tra i vari listelli e qualsiasi genere di fessura che potrebbe compromettere la stabilità del pavimento e anche la bellezza estetica.
La stuccatura viene effettuata con diversi prodotti aiutandosi con l’utilizzo delle mani oppure una spatola. Tra i prodotti più utilizzati c’è una pasta formata da un elegante polvere di legno oppure semplicemente si può utilizzare soltanto polvere. Entrambe le soluzioni sono facilmente rintracciabili in qualsiasi negozio di ferramenta oppure specializzato nella vendita di parquet e di prodotti per le pavimentazioni in legno.
Successivamente si procede con la carteggiatura per eliminare lo stucco in eccesso dopo che questi si è solidificato. La pulizia finale deve essere eseguita con l’utilizzo di un aspirapolvere professionale che garantisca potenza e capacità di rimuovere totalmente ogni residuo senza graffiare.
L’ultimo passaggio è quello della finitura che può essere scelta tra l’uso di una vernice, la cera oppure l’olio. Con la vernice si riesce a ottenere un strato impermeabile abbastanza sottile e facile da pulire, disponibile in varie tonalità che vanno dal lucido all’opaco. Se invece si preferisce la cera si ottiene un prodotto che ne esalta le tonalità originali lasciando traspirare il materiale con l’accorgimento di effettuare una manutenzione più costante nel tempo. Infine con la finitura a base di olio ugualmente si lascia traspirare il legno ma si ottiene un aspetto più caldo e naturale. Per quanto riguarda la manutenzione è possibile dire che l’olio rappresenta una soluzione a metà strada tra la finitura in cera e quella in vernice.