Nome scientifico rosmarinus officinalis, il rosmarino è una pianta tipicamente mediterranea. È divenuta ormai un elemento fondamentale come insaporitore in molte pietanze tipiche della nostra cucina. È definita a tal proposito una pianta aromatica, grazie al fatto di saper sprigionare un profumo unico e inconfondibile. Tuttavia il rosmarino possiede tante altre proprietà utili nella vita di tutti i giorni come l’utilizzo in cosmesi o per il benessere del nostro organismo. Dunque, sia che lo coltiviate in giardino sia che lo teniate in un vasetto, è sempre il caso di avere delle piantine con sé. Qui di seguito vedremo come moltiplicare il rosmarino. Più precisamente andando a realizzare una talea dalla quale crescerà una nuova pianta. Potrebbe anche essere una simpatica idea regalo da fare ad amici e parenti data la sua utilità.

Occorrente

Per poter realizzare la talea di rosmarino, avremo bisogno ovviamente di una pianta da cui prendere un ramo. Poi anche di un buon terriccio, un vasetto (preferibilmente di terracotta, ma anche di plastica può andare bene) con relativo sottovaso, della ghiaia non eccessivamente fine, una paletta e delle cesoie. Per un risultato sicuro è molto importante avere tutti questi occorrenti e che siano in buone condizioni. In particolare, le cesoie devono essere ben affilate e il terriccio deve essere di ottima qualità, e se possibile miscelato con torba. In alternativa è preferibile optare per un terriccio specifico per piante mediterranee, in grado quindi di offrire il giusto grado di acidità senza dover ricorrere all’aggiunta di torba.

Preparazione del vaso

Prima di andare a potare il rametto di rosmarino, è preferibile dedicarsi al riempimento del vasetto.
Innanzitutto bisogna disporre sul fondo uno strato di ghiaia.
Lo scopo è quello di evitare che le future radici possano entrare a contatto con i possibili ristagni dati per esempio da un’innaffiatura eccessiva. Il rosmarino infatti soffre particolarmente l’eccessiva umidità del terreno. Premunirsi con la predisposizione di un fondo in ghiaia scongiura questa eventualità.
Alla ghiaia è sufficiente dedicare pochi centimetri del fondo. A questo punto si può immettere la terra, che come detto in precedenza, è da preferire con aggiunta di torba oppure andando ad acquistare un terriccio apposito per piante mediterranee. Ricreare infatti le condizioni ideali del terreno facilita l’attecchimento della talea di rosmarino.
Altro accorgimento di cui tenere conto è relativo alla disposizione del terriccio. Questo infatti si inserisce all’interno del vaso fino al riempimento, ma senza pressarlo. Così facendo si ottiene un substrato arioso e che svolge a sua volta una funzione drenante ancora più efficiente.

Realizzazione della talea

Dal momento in cui il vaso è stato predisposto, si possono prendere le nostre cesoie e quindi dirigersi verso la nostra pianta donatrice di rosmarino.
Anche in questo caso bisogna agire sapendo quali sono i rametti ideali per poter ottenere una pianta, senza rischiare che la talea non attecchisca. A tal proposito sono da scegliere i rametti giovani, i quali sono facilmente riconoscibili per essere ancora totalmente verdi e non lignificati. Un’ulteriore modo per riconoscerli è dato dal fatto che tali rami sono flessibili e morbidi. Il ramo da scegliere dovrebbe essere lungo circa 15 centimetri. Una volta scelto il rametto si può procedere alla potatura, che anche in questo caso richiede particolari attenzioni. Il taglio infatti va effettuato con angolazione di 45 gradi. Questa soluzione favorisce lo scorrimento della linfa e quindi nel caso della talea favorisce la cicatrizzazione sulla pianta madre e l’attecchimento sulla talea. Inoltre il taglio deve essere netto, senza sbavature.

Interrare la talea

A questo punto procediamo a inserire nel vaso la talea. Prima però sarebbe opportuno rimuovere alcune foglie in prossimità del taglio con grande delicatezza, e successivamente procedere cimando il rametto. Questi accorgimenti favoriranno l’accrescimento e la formazione delle radici.
Ora si può andare a riporre in terra la talea così ottenuta, aiutandosi con una paletta per realizzare il buco. Il rametto dovrebbe arrivare in prossimità del fondo del vaso, in prossimità dello strato di ghiaia senza però toccarlo. A questo punto si può procedere all’innaffiatura, tenendo bene a mente che il terriccio deve essere mantenuto umido, evitando come già detto i ristagni d’acqua che sono dannosi per la pianta stessa.
Le successive innaffiature, da eseguire quotidianamente, si eseguono semplicemente nebulizzando un po’ di acqua sul terriccio in modo tale da mantenere la giusta umidità senza esagerare. Seguendo scrupolosamente tutti i suggerimenti dati si avrà la quasi totale certezza che la talea inizi a radicare e a dare origine a una nuova pianta di rosmarino, pronta per essere utilizzata in cucina o anche solo da essere tenuta come elemento decorativo. In futuro si potrà anche prevedere di metterla a dimora in giardino in un’aiuola dedicata.