La Euphorbia triangularis potrebbe fare al caso tuo se ami le piante particolari, quelle che sembrano uscite da un paesaggio africano e danno carattere a un terrazzo o a un angolo di giardino, allora.

Anche se a prima vista ricorda un cactus, appartiene alla grande famiglia delle Euphorbiaceae e ha una personalità tutta sua. È resistente, elegante nella sua forma geometrica e davvero semplice da gestire, anche per chi non ha il pollice verdissimo.

Che aspetto ha?

Il nome lo dice chiaramente: i fusti della Euphorbia triangularis hanno una sezione triangolare ben visibile, che le dà un’aria curiosa e moderna. Cresce in altezza, con fusti ramificati e slanciati che possono raggiungere dimensioni importanti, specialmente se coltivata in piena terra. I colori vanno dal verde brillante a tonalità più intense, a seconda della luce. Sui bordi, piccole spine e talvolta fiorellini poco appariscenti completano il quadro.

Insomma, è una pianta che si fa notare, ma senza eccessi.

Euphorbia triangularis: Dove tenerla e come curarla

Euphorbia triangularis con cavalletta

Questa pianta adora la luce, quindi il posto migliore per lei è vicino a una finestra luminosa, su un balcone soleggiato o in giardino, se il clima lo permette. Sopporta bene il caldo e la siccità, ma non tollera il freddo intenso: se vivi in una zona con inverni rigidi, meglio coltivarla in vaso così puoi spostarla all’interno quando serve.

Il terreno ideale? Leggero e ben drenato, come quello per cactacee. Non ama i ristagni d’acqua, quindi occhio al sottovaso: meglio lasciarlo sempre asciutto.

Quanto e quando innaffiare

Una delle cose belle delle euforbie è che non hanno bisogno di cure quotidiane. Durante i mesi caldi, basta innaffiare ogni 10-15 giorni, aspettando sempre che il terreno sia completamente asciutto. In inverno si può ridurre drasticamente, quasi a zero se la pianta è in un luogo fresco.

Se vuoi darle una spinta in più durante la crescita, puoi aggiungere un po’ di concime per piante grasse ogni 3-4 settimane, da aprile a settembre.

Euphorbia triangularis: Attenzione al lattice

Una cosa importante da sapere è che, come tutte le euforbie, anche la triangularis produce un lattice biancoquando viene tagliata o spezzata. Questo liquido è irritante per la pelle e può essere tossico se ingerito, quindi è meglio maneggiarla con cura, indossando guanti, e tenerla lontano da bambini piccoli e animali domestici.

Come si moltiplica

Vuoi ottenere una nuova pianta da quella che hai? È facile: si può fare per talea, tagliando un ramo e lasciandolo asciugare per qualche giorno prima di metterlo in un terriccio leggero. In poche settimane dovrebbe iniziare a radicare. L’importante è non avere fretta e non bagnare troppo all’inizio.

Come usarla per arredare

La Euphorbia triangularis si adatta bene a molti contesti. Se hai un giardino roccioso, può diventare un bel punto focale. Se invece preferisci tenerla in vaso, funziona benissimo anche all’interno, magari accanto a una finestra molto luminosa. Si abbina bene ad altre piante grasse, ma anche a elementi più rustici come vasi in terracotta o cesti in fibra naturale.

Ha un look geometrico e moderno, ma si adatta bene anche agli ambienti boho, mediterranei o esotici. In un certo senso, è una pianta che sa stare bene un po’ ovunque.

In conclusione, la Euphorbia triangularis è una di quelle piante che fanno la loro figura senza richiedere troppo in cambio. Bella da vedere, resistente alla siccità, poco soggetta a malattie e facilissima da curare, è perfetta per chi vuole aggiungere un tocco di verde con stile. E, diciamolo, anche per chi non è un esperto giardiniere ma ha voglia di provare qualcosa di diverso dal solito ficus.

Se hai lo spazio giusto e la luce necessaria, è una pianta che può accompagnarti per anni e diventare un vero e proprio elemento d’arredo naturale.