Quando i bossi del tuo giardino presentano un fogliame secco, ti tocca fare i conti con il nemico delle siepi per eccellenza: la piralide del bosso, un insetto simile a una falena considerato il maggior responsabile del disseccamento di questa pianta.

In particolare gli acerrimi nemici del bosso sono i bruchi della piralide, ma ecco alcune soluzioni per contrastarne l’infestazione, sconfiggerli e restituire al tuo giardino l’usuale bellezza scultorea.

Chi rosicchia le foglie del bosso

Hai notato che i bossi del tuo giardino si sono ingrigiti fino a sfoltirsi e ad assumere un aspetto scheletrito? Un’analisi ravvicinata potrebbe rivelarti la causa del danneggiamento del fogliame. Quasi mimetizzate tra le foglie vedrai le larve di bosso, dei bruchi verdognoli lunghi 3-4 cm che usano dondolare nel vuoto attaccati a un sottile filo di bava.

Purtroppo si tratta di uno scenario comune nei giardini e nei parchi italiani, soprattutto a partire dal 2011 quando le infestazioni del coleottero del bosso si sono propagate nelle regioni settentrionali e poi lungo tutto lo Stivale. Da allora ha avuto inizio anche in Italia la lotta all’agguerrito nemico delle siepi, che allo stato adulto si presenta come una farfallina dalle ali bianche e bordate di marrone tenue.

La piralide adulta si riproduce 2-3 volte all’anno e deposita gruppi di 8-20 uova sul rovescio delle foglie di bosso. La maturazione delle larve avviene dopo 8 giorni, dopodiché inizierà la strage delle siepi del tuo giardino. Il filo setoso non è altro che una sorta di liana con cui le larve si spostano di foglia in foglia. Il bruco del bosso attacca tutte le varietà di piante ma in particolare quelle che presentano foglie rotondeggianti, le più comuni nelle aiuole italiane.

Trattamenti di difesa contro il bruco del bosso

Le siepi infestate dalla piralide di bosso possono seccare se non trattate in tempo. Puoi agire in modi differenti in base allo stato di danneggiamento delle piante. Considera però che la lotta alla piralide si complica parecchio per via della gradualità con cui si schiudono le uova in primavera, cioè quando appaiono le larve che hanno trascorso la stagione fredda nel bozzolo.

Un trattamento efficace prevede l’irroramento di insetticida a base di Bacillus thuringiensis. A distanza di 10 giorni puoi ripetere l’operazione per assicurarti lo sterminio delle larve che nasceranno in coda. La schiusa progressiva delle uova è tale che potresti ricorrere a un terzo ravvicinato irroramento della chioma, altrimenti rischi che le larve tardive vanifichino l’intera operazione.

Durante l’intervento accertati di distribuire l’agro-farmaco sulla chioma e anche all’interno, dove si annidano le larve. L’insetticida verrà assorbito dall’apparato vegetale e ne garantirà la protezione. È consigliabile effettuare questo trattamento nelle ore più fresche delle giornate di inizio primavera. Utilizzando un fertilizzante granulare per arbusti, stimolerai lo sviluppo di nuove foglie sul tuo bosso danneggiato.

Trappole per i maschi adulti della piralide

Per aver cura del tuo giardino ed evitare di ritrovarti con sculture vegetali scheletrite, puoi agire anche durante il periodo riproduttivo della piralide del bosso. In questo caso potresti innescare delle trappole con feromoni e ottenere sia la cattura sia il disorientamento delle piralidi allo stato adulto. Quello che devi fare è ostacolare l’accoppiamento, così ti basterà attrarre i maschi sessualmente maturi con degli effluvi artificiali ad hoc.

Oltretutto la cattura mediante le trappole con feromoni sessuali ti consente di conteggiare gli insetti e monitorare l’intero processo riproduttivo. Potrai valutare il livello di infestazione del tuo giardino e mettere a punto un efficace piano di difesa preventivo. Potrai attirare anche i maschi di crisalide delle vicinanze, gli esemplari che ancora non avevano infestato le tue piante. Poco male, perché sono insetti che prima o poi si sarebbero spostati anche sulle tue siepi di bosso.

Nemici naturali della piralide del bosso

La lotta chimica alla piralide del bosso è giustificata quando le larve sono giunte all’ultimo stadio di sviluppo e hai scoperto in ritardo l’infestazione. Tuttavia, dovresti evitare di utilizzare insetticidi neurotossici, la cui azione danneggia anche gli insetti utili che si annidano nelle tue piante e in particolare le specie in grado di sconfiggere il bruco del bosso.

Per esempio, è stato osservato che un insetto simile a una piccola mosca usa deporre le uova nei bruchi di piralide, per cui le successive larve potrebbero contrastare la crescita del nemico del tuo giardino. La piralide è attaccata anche da alcuni nematodi entomopatogeni, dei vermi che vivono nel terreno a spese proprio delle larve di insetti.