A Napoli, i prezzi degli affitti corrono sempre di più. Nel corso di un 2022 che ha visto le richieste di locazione raggiungere numeri superiori rispetto alle compravendite in Regione – soprattutto a Napoli e a Salerno – chi possiede un immobile e lo mette a reddito chiede cifre molto alte. Come sottolineato alla fine dello scorso anno da una celebre società attiva nel campo immobiliare, chi si troverà, nei prossimi mesi, a rinnovare il contratto di locazione, avrà a che fare con un canone decisamente più oneroso rispetto a quello di otto anni fa. Si parla, in media, del 28% in più.

La stima fornita riguarda una specifica tipologia di appartamento: il bilocale di 70 metri quadri, che continua, nonostante il boom delle case grandi a seguito dello scoppio della pandemia, a essere molo richiesto.

La situazione a Napoli è ovviamente diversa a seconda delle zone. Nelle aree periferiche si prevede, infatti, un aumento attorno al 26,8%, con una richiesta media di 530 euro al mese. Diverso il quadro nelle zone semi centrali del capoluogo campano. In quest’area della città, infatti, si parla di aumenti superiori al 35% e, per la tipologia di appartamento ricordata nelle righe precedenti, di richieste di 760 euro al mese.

Spostandosi nella zona centrale di Napoli, un’area che, archiviata l’emergenza sanitaria, ha ripreso ad essere oggetto di consistenti flussi turistici, si parla di aumenti delle locazioni di poco superiori al 31%. Per quanto riguarda, invece, la richiesta economica per la metratura sopra menzionata, ci si aggira attorno ai 1050 euro al mese.

Un dato interessante che il sopra citato sondaggio ha portato alla luce riguarda il fatto che, quando si parla di immobili di pregio, l’incremento è leggermente più contenuto rispetto alle unità appartenenti ad altre categorie.

Nel caso appena citato, infatti, rispetto al biennio 2014/2015 si può notare un incremento del 18,6% circa e un canone mensile medio di 1350 euro.

Anche se, quando si parla di caro affitti, Milano è spesso al centro dell’attenzione mediatica, le altre città non sono da meno. Pure le case in affitto a Napoli, come abbiamo appena visto, sono interessate da un aumento non irrilevante. Per affrontarlo, gli utenti finali stanno cavalcando sempre di più una tendenza specifica: la ricerca della specializzazione. In fase di screening degli annunci, infatti, è sempre più frequente la partenza da siti che, come Immobili Ovunque, propongono solamente immobili selezionati da agenzie immobiliari.

La situazione nel resto del Paese

L’indagine, condotta dalla società Abitare Co, ha riguardato non solo Napoli, ma anche altre città. Complessivamente, è stata analizzata la situazione delle otto principali città metropolitane del Paese. Con un canone medio di 925 euro al mese, Napoli si trova, in classifica, dopo Roma, Milano e Firenze.

Per quanto riguarda, invece, le percentuali degli aumenti, il capoluogo campano è collocato in classifica dopo Firenze, città dove è stato registrato, rispetto a otto anni fa, un aumento medio superiore al 35%, Bologna e Genova.

L’incremento dei canoni per i contratti in scadenza in questo periodo e stipulati nel 2014/2015 riguarda un’ampia fetta di utenza all’ombra del Vesuvio. I dati relativi ai contratti di locazione nel biennio sopra menzionato mettono infatti in primo piano cifre molto alte: si parla, infatti, di 10950 contratti di affitto con la formula 4+4.

La superficie media della casa? Circa 86 metri quadri. In confronto ad oggi, si può notare un decremento. Attualmente, infatti, la superficie media della casa affittata a Napoli è di 74,7 metri quadri.

Doveroso è sottolineare che gli aumenti sopra citati riguardano i canoni di locazione e non le spese di condominio che, in alcuni casi, sono diventate poco sostenibili per via del caro energia.