Oggigiorno, in ambito di ristrutturazioni e restyling edilizi, sempre più spesso si sente parlare di controsoffittature. Cosa si intende per controsoffitto? Quali sono i vantaggi che tali strutture possono apportare? Come e mediante quali materiali si realizzano?

Controsoffitti: una soluzione moderna e funzionale

I controsoffitti rappresentano una soluzione easy per procedere al restyling o alla ristrutturazione di un ambiente, interno o esterno, domestico o commerciale. L’estrema versatilità di questa soluzione, infatti, la rende adatta a qualsiasi tipo di spazio.
In base al materiale costruttivo e alle funzionalità previste, esistono diversi tipi di controsoffitti. Tali strutture possono servire per donare un aspetto completamente nuovo alle stanze e rivelarsi particolarmente utili in uffici e capannoni industriali. Risultano altrettanto adatti per la realizzazione di pergolati, terrazzi e sottobalconi esterni.
Possono assolvere a funzioni prettamente architettoniche e strutturali oppure svolgere funzioni pratiche e tecniche. Fungono inoltre da alloggiamento per cablaggi, tubature e scatole degli impianti termo-idraulici ed elettrici.
Allo stesso tempo, andando a costituire uno strato fisico aggiuntivo, svolgono anche funzione isolante, sia a livello termico che acustico. Apportano notevoli vantaggi anche per ciò che riguarda la dispersione energetica e il fono-isolamento dell’edificio.

Controsoffitti: come sono realizzati

I controsoffitti sono strutture fisse o mobili che sono montate sotto il solaio e sospese ad un’altezza minima di 270 cm dal pavimento. Sono fissate al soffitto e alle pareti mediante giunti, placche di sostegno e viti auto-bloccanti. Vanno, dunque, a formare un piano parallelo al soffitto, distanziato da quest’ultimo ad altezze variabili. Tra il controsoffitto e il soffitto vero e proprio si viene così a creare una specie di nicchia dove, molto spesso, trovano alloggio tubi, scatole e prese degli impianti, sistemi di illuminotecnica (nello specifico, quelli a faretti LED a incasso) e di areazione.
Il controsoffitto consta di due elementi costruttivi principali: la struttura di sostegno e quella di tamponamento.
La prima è creata a partire da una griglia in metallo o legno con sezioni vuote che andranno riempite dalle lastre o dai singoli elementi che costituiranno il controsoffitto finale. I singoli moduli potranno essere a incastro oppure presentarsi come lastre monoblocco.
La prima soluzione è quella tipica degli uffici e dei locali commerciali. Questa risulta facilmente modificabile, rimovibile e ispezionabile.
La seconda tipologia, invece, è quella tipica dei controsoffitti realizzati in cartongesso, più adatti alle soluzioni domestiche e residenziali.
In entrambi i casi, il montaggio (così come anche l’eventuale rimozione) risulta relativamente semplice e rapido. Le opere di montaggio e smontaggio dei controsoffitti, infatti, possono essere tranquillamente svolte anche in ambienti già abitati e arredati, trattandosi, a tutti gli effetti, di interventi poco invasivi.

Le diverse tipologie di controsoffitti

Seppure la struttura delle controsoffittature risulti, all’incirca, sempre la medesima, esistono diverse tipologie di controsoffitti. In base alle funzioni principali per le quali siano stati progettati e ai materiali costruttivi mediante i quali siano realizzati.

Controsoffitti per interni e per esterni

Esistono controsoffitti per interni e per esterni. I primi soddisfano, perlopiù, esigenze d’interior design e servono per alloggiare e nascondere gli impianti domestici. Quelli da esterno creano zone aggettanti, come ad esempio tettoie e pergolati, oppure vengono montati per attrezzare le aree outdoor con sistemi illuminazione.
Per i controsoffitti da interno, il materiale più utilizzato e maggiormente diffuso è, senza dubbio, il cartongesso. Si tratta di un materiale moderno che permette di essere installato ovunque, adattandosi a forme e dimensioni diverse. Il cartongesso, inoltre, è un materiale edile molto versatile e decisamente più economico di altri. Può essere tinteggiato, è perfettamente isolante e ignifugo, tuttavia non è adatto a reggere carichi importanti.
Per gli edifici commerciali che necessitano di particolari requisiti di sicurezza vengono, in effetti, preferiti materiali più resistenti alle sollecitazioni, costruiti mediante moduli singoli assemblati a incastro e generalmente realizzati in resina, PVC e altri materiali innovativi, alcuni dei quali coibentati e isolanti. Permettono la rimozione di un singolo elemento per volta e risultano, dunque, facilmente ispezionabili, altrettanto semplici da smontare e modificare in base alle diverse necessità ed esigenze.

Controsoffitti semplici o attrezzati

I controsoffitti, inoltre, possono essere semplici o attrezzati: è possibile, infatti, prevedere l’integrazione di filtri di areazione, sistemi di aria condizionata, ventole e pale, allarmi antincendio e rilevatori di fumi.
La presenza del controsoffitto, infine, ricrea, al di sotto del solaio, una sorta di sottotetto che può diventare una cassa di risonanza del rumore. Per ovviare a tale problema, è possibile prevedere l’installazione di rivestimenti isolanti realizzati in materiali fonoassorbenti che migliorano le prestazioni energetiche e acustiche della stanza.

I controsoffitti si rivelano, dunque, una delle soluzioni più diffuse e comunemente più apprezzate in ambito di ristrutturazione e restyling edilizi, unendo vantaggi funzionali a design, versatilità ed economicità.