Il cruccio più grande per chi compra o vende casa sono le tasse; non sempre siamo a conoscenza di come funzionano e quindi ci si trova con la paura di non aver pagato tutto ed avere dei problemi in futuro con l’erario.

Rivolgersi a un’agenzia immobiliare può essere una soluzione per arginare questo inconveniente, infatti fa parte del servizio offerto anche il calcolo totale delle spese compresa la tassazione dell’immobile da pagare.

Per chi invece decide di effettuare una vendita da privati è possibile chiedere una consulenza all’agenzia delle entrate oppure ad un patronato, sapranno darvi tutte le dritte per la documentazione necessaria.

Per chi decide di vendere casa ci sono differenti situazioni da calcolare, proviamo insieme a vedere i casi più conosciuti e valutarli per comprendere quando e come ci si deve preparare al pagamento delle tasse. Essere preparati porta sempre notevoli vantaggi, primo tra tutti quello di non avere la preoccupazione di ricevere in futuro delle tasse da pagare maggiorate dal ritardo di quietanza.

Le tasse per chi vende una casa ereditata

Il primo caso che prendiamo in esame è quello della vendita di un immobile ricevuto in eredità. Naturalmente, sono le tasse di successione, che vengono calcolate in base al valore dell’immobile, quelle a cui bisogna per primo far fronte.

Dopo aver pagato le tasse ed essere entrati in possesso dell’immobile, anche ai sensi delle tassazioni, allora la vendita avverrà semplicemente con le stesse regole di qualsiasi altra.

Le tasse per chi vende la prima casa, con o senza mutuo in corso

Per quanto riguarda la prima casa le regole sono differenti, si deve però prendere in considerazione due differenti casi.

Il primo, ovvero quello in cui è presente un mutuo in corso, prevede delle tasse maggiori ma solamente per quanto riguarda la cifra pattuita dalla banca per la sua chiusura anticipata del mutuo. Essendo poi prima casa, non sono previste tassazioni per chi la vende.

Quando si accende un mutuo per l’acquisto della prima casa, ci sono delle regole ben precise, una tra tutti è il vincolo di non vendere l’immobile per i primi cinque anni; se dovessimo per qualsiasi motivo dovercene liberare, ricordate che la tassazione è molto altra, anzi, più che tassazione però qui si dovrebbe parlare di una sorta di multa da pagare. Se si vuole evitare questo sperpero di denaro è necessario attendere cinque anni, non ci sono altre alternative.

Se la casa è invece di proprietà da più di cinque anni non si devono tenere in considerazione nessun tipo d sanzioni, solamente una tassazione ed una multa per la chiusura anticipata del mutuo.

Chi decide di vendere la prima casa non è soggetto a tasse: nel caso in cui l’immobile è stato pagato interamente e non vi sono ipoteche bancarie può serenamente procedere alla vendita, senza avere alcun pensiero per quanto riguarda pagamenti.

Tasse per chi vende la seconda casa

Per il fisco avere una seconda casa è di per sé un lusso, che sia una piccola baita o una lussuosa villa al mare, per loro è considerato un qualcosa che non tutti possono permettersi, quindi la tassazione è maggiore per quanto riguarda la vendita. Il calcolo delle tasse viene fatto in base al valore dell’immobile.

Conoscere le tasse per chi vende casa

il metodo migliore per capire quali siano le tasse da pagare è chiedere la consulenza di uno specialista, tenendo presente anche il compenso per quest’ultimo.

Esistono però dei patronati che gratuitamente (oppure con l’iscrizione annuale pari a qualche decina di euro) possono rispondere a tutti i problemi ed aiutarvi ad avere un quadro ben dettagliato di tutte le pese. Sono anche a conoscenza delle regole che vanno seguite, così sarete anche molto più sereni che in futuro non vi si presenterà qualche conto salato dovuto a delle distrazioni.